Roma, slitta a giugno il piano del Comune per l’emergenza abitativa
Rimandato a giugno il piano per superare l’emergenza casa: diecimila famiglie in attesa e cento immobili occupati con (almeno) ottomila inquilini dentro. La Giunta ammette i ritardi nell’ultima delibera condivisa con l’assessorato alle Politiche abitative, secondo quanto riporta il Corriere.it. «Si rende necessario posticipare la redazione del piano per superare il disagio abitativo della Capitale». Dal 31 dicembre 2017 la data slitta al 30 giugno 2018. Le novità, con le quali il Comune giustifica lo slittamento, sono due. La circolare Minniti, che prescrive alcune priorità: prima degli sgomberi, il Comune dovrà provvedere a una sistemazione alternativa. Ciò significa, ragionano gli uffici, prevedere soluzioni dignitose, case vere e non situazioni improvvisate come in via Curtatone. E poi, secondo punto, l’indicazione della Regione di destinare una quota degli alloggi a chi occupa. Una linea, quest’ultima, mai condivisa davvero dal Comune, che infatti sul tema ha interpellato l’Avvocatura. La risposta è stata netta: no, non potranno avvenire assegnazioni extra-graduatoria.
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